27 Lug, 2023 - Musica
27 Lug, 2023 - Musica
26 Agosto – Ore 23:00
Giardini della Rocca dei Rettori
Alunni del sole
in concerto
INGRESSO CON INVITO GRATUITO: Disponibili presso Infopoint Festival a partire dal 21 agosto
Gli Alunni del Sole si formano a Napoli sul finire degli anni Sessanta, prendendo il nome da un romanzo di Giuseppe Marotta: la formazione è guidata dai fratelli Paolo e Bruno Morelli. Due 45 giri di successo (“L’aquilone”, 1968, e “Concerto”, 1969) prelude all’album DOVE ERA LEI A QUELL’ORA (1971), seguito nel 1973 da …E MI MANCHI TANTO, il cui singolo omonimo va in classifica. L’anno seguente, anche “L’altra poesia” conferma la notorietà del complesso, che pubblica JENNY E LA BAMBOLA (dal quale è tratto anche un altro 45 giri da classifica, “Jenny”).
Altri 45 giri ottengono discreti risultati (come “Pagliaccio”, 1976), ma è nel 1977, con “’A canzuncella”, che gli Alunni del Sole raggiungono l’apice del successo, ribadendo il risultato l’anno successivo con “Liù”, che vince il Festivalbar. Anche “Tarantè” (1979) è un 45 giri da classifica, ma è anche l’inizio del declino del gruppo, che si scioglie nel 1983. Si ricompone attorno a Paolo Morelli nel 1992 (DI CANZONE IN CANZONE) e poi ancora nel 2005 (il doppio Cd …E RISALIRE IL TEMPO). Il 10 ottobre 2013 Paolo muore a causa di un malore. E’ una storia non dissimile da tante altre quella degli Alunni del Sole, gruppo nato nel 1968 per iniziativa di due fratelli napoletani (Paolo e Bruno Morelli): inizi di successo (“L’aquilone”, “Concerto”),un album di debutto che unisce progressive rock e cantautorato (il semi-concept “Dov’era lei a quell’ora”), altri due lavori di minore impatto (“Jenny e la bambola”, 1974, e “Le maschere infuocate”, 1976) poi il boom con “‘A canzuncella”, 45 giri e album prodotti da Gian Piero Reverberi; il singolo diventa una hit da classifica e un “nuovo classico” della canzone partenopea. “Liù” (1978) conferma il buon momento della formazione, poi inizia un declino di popolarità non interrotto, e degli Alunni del Sole si torna a parlare solo lo scorso anno, quando in ottobre arriva la notizia della scomparsa di Paolo Morelli (nella foto), artista tormentato e dalla vita non facile. A testimoniare la qualità della produzione discografica del gruppo arriva un cofanetto (“Gli album originali”, Sony Music / BMG Rights) che ripropone in Cd i primi dieci album degli Alunni del Sole (“Dove era lei a quell’ora”, “…E mi manchi tanto”, “Jenny e la bambola”, “Le maschere infuocate”, “‘A canzuncella”, “Liù”, “Tarantè”, “Cantilena”, “Carezze”, “Quando si è soli come me”) pubblicati fra il 1972 e il 1982; rimangono fuori “Di canzone in canzone” e “L’amore che non finirà”, rispettivamente 1992 e 1996, e il recente (2013) “La storia… il sogno”, doppio Cd con un disco antologico e uno di inediti. Paolo Morelli, voce e leader degli Alunni del Sole, band italiana che conobbe il periodo di maggior successo negli anni Settanta, è morto ieri a Roma in seguito a un malore: stando a quanto riferito dal Mattino è stato il fratello dell’artista, Bruno, anch’esso nella formazione della band come chitarrista, a trovare Morelli accasciato nella sua auto, probabilmente stroncato da un infarto. Al momento non sono disponibili ulteriori dettagli in merito alle cause della scomparsa e alla data delle esequie.
Grazie all’aiuto di Renzo Arbore, che li volle come ospiti fissi alla sua trasmissione “Speciale per voi”, gli Alunni del Sole debuttarono discograficamente nel 1968 con il 45 giri “L’aquilone”, al quale seguì – l’anno successivo – “Concerto”.La prima prova sulla lunga distanza, l’album “Dove era lei a quell’ora”, è datata 1972: dopo altre quattro uscite – tra le quali si ricordano “Jenny e la bambola” del ’74 e “Le maschere infuocate” del ’76 – il successo presso il grande pubblico arrivò con “‘A canzuncella” del ’77, disco prodotto da Gian Piero Reverberi la cui title track verrà successivamente riproposta da altri artisti come Enrico Ruggeri (nell’album “Contatti”) e Ornella Vanoni (in “Un panino, una birra e poi.”). Pur attivo sporadicamente con il gruppo dall’inizio degli anni Novanta, Morelli proseguì la sua carriera di autore firmando “Na canzone”, l’unico inedito presente su “Meravigliosamente Patty”, l’ultimo greatest hits di Patty Pravo.