19/03/2025 alle 20:45 - Teatro, Teatro Comunale Vittorio Emmanuele
con Martina Colombari
Gabriella Silvestri, Alessandra Ferrara, Caterina Milicchio, Cristina Fondi
REGIA: MASSIMILIANO VADO
“Fiori d’acciaio”, nella sua versione cinematografica, è uno dei romanzi di formazione che
hanno accompagnato la mia prima giovinezza, insieme a “Piccole donne”, “Harry ti
presento Sally” e “Colazione da Tiffany”: storie di donne, grandi figure femminili che
crescono, sbagliano, si confrontano, amano, odiano, combattono e qualche volta muoiono.
Più della letteratura, o forse in modo più efficace, il cinema mi ha insegnato gli infiniti modi
di affrontare la vita: “Fiori d’acciaio”, che vidi in sala poco più che adolescente, è stato il
film che più di ogni altro mi ha spiegato cosa significhi essere donne e, nonostante ciò,
fare fronte comune, ovvero la famosa, leggendaria, solidarietà femminile. Che poi, tradotto
in azione, significa conservare la propria identità, ritagliarsi un ruolo nel mondo, costruirsi
uno spazio, intessere delle relazioni o alimentare dei conflitti e, malgrado tutto, essere
capaci di unirsi. Obbiettivo non sempre facile, che però perseguo da sempre: nei miei
progetti, nel cinema, nel teatro, nella vita privata. Ormai, per me, fare fronte comune è
diventata una sfida, crederci una fede e lavorarci una questione di coerenza. Alla luce di
questo modus vivendi, “Fiori d’acciaio” è per me l’occasione di costruire, con un cast così
ricco e variegato, una banda di soliste, in grado di suonare insieme ma di battere in
volata quando serve; disegnare personaggi anche estremi ma capaci di ascoltarsi, o di
imparare strada facendo ad accogliersi senza snaturarsi. Solo da adulta ho scoperto che
il film era tratto da una piece teatrale, ancora attualissima, sotto un superficiale strato
di polvere fisiologico, e perfettamente rappresentativa di un microcosmo, quello del
negozio di provincia, che è specchio di macrocosmi le cui dinamiche, perfino oggi, fanno
fatica a cambiare. Per questo motivo abbiamo deciso di lasciare l’ambientazione di fine
anni ’80, perché ci permette di osservare un tempo appena trascorso e ci racconta che
siamo già nel futuro. E forse anche perché l’immagine e lo stile di quel periodo, negli abiti,
negli arredamenti, ma soprattutto nella musica, sono ormai identificativi di un momento
storico diventato ormai glamour. Oltre al fatto che certe modalità, oggi, sarebbero
condizionate dalla tecnologia. Tutto questo mi hanno fatto approcciare al testo e al
progetto con l’entusiasmo.E poi c’è l’affetto. Per me, un teatro affettuoso è ciò di cui
abbiamo bisogno, un racconto di sentimenti e di ironia che qualche volta è crudele ma mai
cinica, mai diventa sarcasmo. Se c’è una cosa che le donne sanno fare, è essere terribili,
spietate e capaci di affrontarsi, insomma, dei fiori di acciaio, senza mai smettere di amare.
BIGLIETTERIA CITTA’ SPETTACOLO TEATRO: All Net Service – Via Lungocalore Manfredi di Svevia 25, 82100 Benevento
Tel: 0824.42711
WhatsApp: +39 328.8336989
BIGLIETTI DISPONIBILI PRESSO TUTTI I PUNTI VENDITA I-TICKET E SU WWW.I-TICKET.IT